14 Gennaio 2020

Nuove norme sulla radiazione per esportazione

Novità nella procedura di radiazione auto per esportazione all’estero: dal 1° gennaio 2020 è necessario che il veicolo sia stato sottoposto a revisione

Il 1° gennaio 2020 scatta un’importante novità per chi deve procedere alla radiazione dell’auto per definitiva esportazione all’estero. Contrariamente a quanto accade oggi (e sarà così fino al 31/12/2019), con le richieste di radiazione che si possono presentare solo dopo che il veicolo è stato trasferito all’estero e immatricolato con nuove targhe straniere, con il nuovo sistema la radiazione dovrà essere effettuata prima dell’effettiva esportazione. A condizione però che la vettura sia stata sottoposta a revisione e con esito positivo.

RADIAZIONE AUTO PER ESPORTAZIONE ALL’ESTERO: NOVITÀ 2020

La novità sarà introdotta in seguito alla modifica dell’articolo 103 comma 1 del Codice della Strada, che con la nuova formulazione, in vigore dall’1/1/2020, dispone quanto segue: “Per esportare definitivamente all’estero autoveicoli, motoveicoli e rimorchi immatricolati in Italia, l’intestatario o l’avente titolo chiede all’ufficio competente la cancellazione dall’archivio nazionale dei veicoli e dal PRA, restituendo le relative targhe e la carta di circolazione. La cancellazione è disposta a condizione che il veicolo sia stato sottoposto a revisione, con esito positivo. E in data non anteriore a sei mesi rispetto alla data della richiesta di cancellazione. Per raggiungere i transiti di confine per l’esportazione il veicolo cancellato può circolare su strada solo se munito di:  foglio di via e targa provvisoria”.

LA NUOVA PROCEDURA PER RICHIEDERE LA RADIAZIONE AUTO PER ESPORTAZIONE

Quindi rispetto all’attuale normativa la richiesta di radiazione andrà effettuata prima del trasferimento all’estero e non dopo; e solo se il veicolo ha superato la revisione auto fatta non più tardi di sei mesi dalla data della richiesta. Ciò significa che se l’ultima revisione disponibile risulta più vecchia, bisognerà eseguirne un’altra. Inoltre al fine della reimmatricolazione in altro Stato, in fase di applicazione della nuova disciplina il veicolo radiato sarà munito non solo di foglio di via e di targhe provvisorie per il transito oltre confine. Ma anche della carta di circolazione originale annullata per esportazione e non valida per la circolazione. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’ACI hanno dichiarato che nel corso del 2020, anche in previsione della graduale entrata a regime del nuovo Documento Unico di Circolazione, sarà predisposta una procedura semplificata per permettere un rapido espletamento delle richieste di radiazione. (fonte sicurauto. it)

Riassumendo non potete più andare in Bulgaria con le targhe italiane e farvi immatricolare l’auto direttamente la ma dovete prima stargare qui (revisione meno di 6 mesi) e poi trasportare o guidare con targhe e assicurazione provvisoria.

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